22 Nov Riuso creativo
La riduzione dell’impatto dell’uomo sull’ambiente non passa solo da un calo dei rifiuti e dal loro corretto smaltimento ma, prima di tutto, dalle nostre abitudini di consumo e dal nostro rapporto con gli oggetti che ci circondano. E di questo vogliamo parlare nella quarta uscita di #rubricAmbientaLista, una rubrica che con la sua semplicità vuole ricordare quanto la salvaguardia del pianeta passi attraverso le singole azioni quotidiane di ogni persona, adulto o bambino che sia.
Quello del riuso creativo è un tema di grande attualità, ma che vale la pena approfondire e non banalizzare. Il nostro intento in questa rubrica, però, non è tanto quello di fornire esempi di riuso creativo (nel web se ne trovano infiniti esempi) quanto quello di stimolare la riflessione su una pratica che va ben oltre la singola realizzazione. Il riciclo, oltre ad essere una buona pratica, rappresenta una sfida culturale per invertire la rotta delle nostre abitudini di consumatori; abitudini che ci portano spesso a volerci disfare degli oggetti inutilizzati o inutilizzabili, acquistandone di nuovi spesso prodotti in serie.
Ecco qualche esempio:
Vi può essere il riciclo creativo da realizzare in famiglia o a scuola, che consiste nella realizzazione di beni durevoli nati dall’assemblaggio artigianale di diversi materiali, che naturalmente non dovranno essere facilmente usurabili, ad esempio evitate la carta e la plastica da imballaggio. Ecco alcuni link utili:
http://www.riciclocreativo.com/
https://www.greenme.it/consumare/riciclo-e-riuso/19841-riciclo-creativo
C’è poi l’upcycling, cioè il processo industriale creativo di trasformazione dei rifiuti in altri oggetti. I benefici per l’economia – oltre che per l’ambiente – riguardano l’utilizzo degli scarti come materie prime a basso costo, la necessità di soluzioni innovative che stimolano l’imprenditorialità e di conseguenza mettono al centro le persone e le loro idee.
Per saperne di più: